La Lancia Belna Pourtout di Dominique Cruyt
La partecipazione di Dominique con la sua splendida e rara Lancia Belna alla ultima Coppa Toscana ci ha fornito lo spunto per parlare di questa auto e della fabbrica che la Lancia aprì in Francia negli anni’30.
Nel primo dopoguerra il governo Francese, per favorire le fabbriche locali, imponeva delle tassa altissime alle auto di importazione. Potevano invece considerarsi “made in France” (o meglio dire ” Fabriqué en France““) le auto prodotte in territorio Francese per almeno lo 85% dei loro componenti. La Lancia di Torino, fondò quindi la Lancia Automobile, il 1 Ottobre 1931, ed edificò uno stabilimento produttivo a Bonneuil-sur-Marne, nella periferia sud di Parigi.
Nello stabilimento sarebbe stata prodotta la nuova lancia Augusta (presentata al salone di Parigi il 5 Ottobre 1932) che per il mercato francese fu denominata Belna e fu prodotta nello stabilimento Parigino dal 1934 al 1937.
La Belna viene identificata come modello F231 (berlina) ed F234 (telaio e cabriolet) e differisce in molti particolari dall’Augusta made in Italy per quell’85% di produzione francese, però nell’insieme è molto simile alla vettura italiana. Oltre ai paraurti, assai diversi anche nel disegno, c’è la calandra Chausson, le fusioni in ghisa sferoidale delle Ardenne (che i francesi dicono assai migliori di quelle italiane) le ruote “artiglieria” che montano anche le Peugeot 201, i ganci del cofano della Citroen Traction Avant, i fari principali Cibiè col vetro curvo stondato più moderni dei Carello (fari Marchal invece in alcune fuoriserie Poutout), la gamma di colori poi è decisamente un’altra. Poi c’è la strumentazione della Jaeger. Nel complesso da lontano non si distinguono le Augusta berline dalle Belna, mentre da vicino sono del tutto differenti avendo altri produttori e fornitori di accessori.
Le Belna prodotte nei quattro anni si stimano in circa 3.000, di cui 2.500 nella versione berlina F231 e 500 autotelai F234 ed è difficile una corretta identificazione delle parti numerate in quanto i registri francesi sembrano andati perduti.
Autotelaio F234
La Belna come l’Augusta ha la carrozzeria portante e non l’autotelaio, rendendo così difficile il lavoro dei carrozzieri che all’epoca erano attivissimi per confezionare “su misura” le auto per io VIP che desideravano distinguersi con fuori-serie. La Lancia approntò quindi una versione particolare della Augusta/Belna dotata di autotelaio, denominata F234, e priva di carrozzeria in quanto destinata ai carrozzieri.
In Italia l’Augusta Cabrio fu prodotta da Farina. Altri carrozzieri che si cimentarono con la Augusta/Belna furono Sechon (Geneva-Svizzera), Paul Nee (Francia), March (Inghilterra). La Belna di Dominique è stata carrozzata dalla carrozzeria Francese “Marc Pourtout“.
La carrozzeria Pourtout fu fondata nel 1925 e si distinse subito per l’eleganza delle sue creazioni. Nel suo impianto a Bougival, tra Parigi e St Germain-en-Laye, oltre le Belna, Pourtout ha carrozzato anche moltissime macchine di grande lusso come Delahaye, Delage, Bugatti. Particolarmente importante è la creazione delle coupè-cabriolet, con tetto metallico apribile con il famoso meccanismo ” eclipse”, oggi riscoperto come grande novità ( … inventata negli anni ’30 !!!). Il brevetto del meccanismo “eclipse”, utilizzato da Pourtout, è a nome di Monsier Georges Paulin, il disegnatore delle auto di Pourtout. Purtroppo questo geniale disegnatore fu accusato dai nazisti di essere un membro della resistenza francese e fucilato nel 1942.
Di Belna carrozzate da Marcel Pourtout sono sopravvissute alla guerra solo pochissimi esemplari. Oltre a quella di Dominique (in Belgio), se ne conoscono altre 2 in Italia. Un esemplare a 2 posti con parabrise ribaltabile era esposto al museo di Mougins (Nizza), oggi però chiuso.
Un grazie a Dominique Cruyt per le informazioni che ci hanno permesso di ricostruire brevemente la storia della Belna, la Lancia ” Fabriqué en France”